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Conoscenza del Patrimonio Geologico Un percorso nel lato orientale del Salento

Agire l’AGENDA 2030 , CONOSCENZA DEL PATRIMONIO GEOLOGICO della PUGLIA

19 maggio 2019 – Un percorso nel lato orientale del Salento

 

Per Agire l’AGENDA 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, che  ingloba, in 17 Obiettivi, un grande programma d’azione per un totale di 169  traguardi da raggiungere entro il 2030,  il Club per l’UNESCO di Bisceglie trainer, SIGEA e Club per l’UNESCO di Otranto, hanno organizzato per il 19 maggio, una Giornata di Studio rivolta alla  Conoscenza del  tratto di costa salentina tra Otranto e Santa Cesarea Terme, conosciuto principalmente per la bellezza del paesaggio e per la qualità delle acque costiere e, inoltre,  caratterizzato da un notevole patrimonio geologico che permette di ripercorrere la storia geologica e geomorfologica della Puglia meridionale negli ultimi 65 milioni di anni.

La presenza di depositi di maremoto di epoca storica, a nord di Porto Badisco, inoltre, evidenzia la situazione di pericolosità e rischio geologico che caratterizza questo tratto costiero e consente di illustrare le caratteristiche peculiari degli eventi di maremoto nonchè le strategie possibili per la mitigazione del rischio.

L’itineraio proposto e condotto dal chiarissimo prof. Paolo Sansò (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali – DiSTeBA. Osservatorio di Chimica, Fisica e Geologia Ambientali Università del Salento) e  coordinamento scientifico del Geol. Salvatore Valletta, Presidente Ordine dei Geologi della Puglia, toccherà i seguenti siti di interesse geologico e morfologico:

“Cave” di bauxite di Otranto: Una ex miniera abbandonata di bauxite che oggi ospita un piccolo laghetto verde di interesse per la fauna migratoria. Il contrasto cromatico è stupendo e questo da solo giustifica il gran numero di visitatori che si recano in questo sito durante tutto l'anno. Lungo i ripidi versanti è bene esposta una sequenza dell'Oligocene superiore, potente circa 14 m, costituita da strati di argille con lignite che si depositarono in lagune costiere di acqua dolce periodicamente collegate al mare aperto. Questi depositi sono stati riferiti alla Formazione di Galatone e coprono una spessa coltre di materiale residuale (bauxite) sviluppatasi sul basamento carbonatico mesozoico in corrispondenza di un lungo periodo di emersione della penisola salentina in condizioni climatiche di tipo tropicale-umido.

Porto Badisco: Il sito ricopre un enorme interesse archeologico perchè nei suoi  immediati dintorni si apre la Grotta dei Cervi, un sistema di cavità carsiche contenente il più vasto insieme di pitture di età neolitica in Europa. L'insenatura di Porto Badisco si è formata per la parziale sommersione di una valle fluviale relitta che si raccordava probabilmente con una paleolinea di riva oggi posta a circa 20 metri di profondità.

Santa Cesarea  Terme:   famosa per le sorgenti termali che sgorgano in corrispondenza di alcune grotte marine (Grotte Solfatara, Gattulla, Solfurea, Fetida) e che hanno fatto sorgere numerose leggende locali.

Malopasso (Santa Cesarea Terme): E’ possibile osservare un bell'esempio di dolina di soluzione, la macroforma epigea più diffusa nei paesaggi carsici. Le doline sono delle piccole depressioni di forma subcircolare che si sviluppano intorno ad un punto assorbente, generalmente determinato dalla presenza di fratture principali o all’intersezione di più fratture. Questi punti, denominati anche inghiottitoi carsici, realizzano il trasferimento delle acque superficiali nel ciruito idrico ipogeo.

Porto Miggiano (Santa Cesarea Terme): Presenza di falesie che rappresentano uno spettacolare esempio di evoluzione rapida della fascia costiera e permettono di affrontare i temi estremamente attuali dell'erosione costiera e delle gestione sostenibile della fascia costiera.

Cerfignano (Santa Cesarea Terme): Si può ammirare il fronte di una scogliera corallina dell'Oligocene superiore (circa 25 milioni di anni fa) che si sviluppò lungo il margine della penisola.

La Giornata di Studio rivolta ai formatori e professionisti ,  si apre con gli interventi  dei Presidenti Pina Catino –  Club per l’UNESCO di Bisceglie, Clara Gualtieri  – Club per l’UNESCO di Otranto, Salvatore Valletta – Ordine dei Geologi della Puglia e, dei Presidenti delle Associazioni che  hanno aderito, Pompeo Maritati – Ass. ITALOELLENICA di Lecce, Maria Teresa Calvelli –  Comunità Speranza, Antonio Carlino –  ASSA (Associazione per la Salvaguardia e Sviluppo di Acaja),  per iniziare un lungo  cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

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